Poiché noi conosciamo in parte...


“Poiché noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; ma quando
la perfezione sarà venuta, quello che è solo in parte, sarà abolito.
Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino,
ragionavo da bambino; ma quando son diventato uomo,
ho smesso le cose da bambino. Poiché ora vediamo come in uno specchio,
in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte;
ma allora conoscerò appieno, come anche sono stato appieno conosciuto.
Or dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore;
ma la più grande di esse è l’amore.” (I Corinzi 13)


In parte
, scarti di pelle, acrilico, 30x1,50, 2011.

Isaia 53


"Chi ha creduto a quel che noi abbiamo annunziato? e a chi è stato rivelato il braccio del Signore?

Egli è cresciuto davanti a lui come una pianticella, come una radice ch’esce da un arido suolo; non aveva forma né bellezza da attirare i nostri sguardi, né apparenza, da farcelo desiderare.

Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con il patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

E, nondimeno, eran le nostre malattie ch’egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s’era caricato; e noi lo reputavamo colpito, battuto da Dio, ed umiliato!

Ma egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiam pace, è stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione.

Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via; e il Signore ha fatto cader su lui l’iniquità di noi tutti.

Maltrattato, umiliò se stesso, e non aperse la bocca. Come l’agnello menato allo scannatoio, come la pecora muta dinanzi a chi la tosa, egli non aperse la bocca.

Dall’oppressione e dal giudizio fu portato via; e fra quelli della sua generazione chi rifletté ch’egli era strappato dalla terra dei viventi e colpito a motivo delle trasgressioni del mio popolo?

Gli avevano assegnata la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli è stato col ricco, perché non aveva commesso violenze né v’era stata frode nella sua bocca.

Ma piacque al Signore di fiaccarlo coi patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrifizio per la colpa, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e l’opera del Signore prospererà nelle sue mani.

Egli vedrà il frutto del tormento dell’anima sua, e ne sarà saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, e si caricherà egli stesso delle loro iniquità.

Perciò io gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino coi potenti, perché ha dato se stesso alla morte, ed è stato annoverato fra i trasgressori, perch’egli ha portato i peccati di molti, e ha interceduto per i trasgressori."

Isaia 53


Isaia 53, scultura luminosa, realizzata con carta e colla, 60x57, 2011.

L'uomo non può capire


"Há duas formas para viver a sua vida:
Uma é acreditar que não existe milagre.
A outra é acreditar que todas as coisas são um milagre."

(Fernando Pessoa)

"L'uomo non può capire", acrilico su pelle, 30x30, 2011.

La potenza dell'amore


"Eu te amo porque te amo,

Não precisas ser amante,
e nem sempre sabes sê-lo.
Eu te amo porque te amo.
Amor é estado de graça e com amor não se paga.
Amor é dado de graça, é semeado no vento na cachoeira, no eclipse.

Amor foge a dicionários e a regulamentos vários.
Eu te amo porque não amo bastante ou demais a mim.
Porque amor não se troca, não se conjuga nem se ama.
Porque amor é amor a nada, feliz e forte em si mesmo.
Amor é primo da morte, e da morte vencedor,
por mais que o matem (e matam) a cada instante de amor."

(As sem-razões do amor - Carlos Drumond de Andrade)


"L'amore non verrà mai meno", acrilico su tela, 60x30, 2011